TERREMOTO
11:17 am, 30 Agosto 16 calendario

Proseguono le indagini Sequestri sugli edifici

Di: Redazione Metronews
condividi

RIETI La scuola Capranica di Amatrice, ristrutturata nel 2012, e il campanile della chiesa di Accumoli, che cadendo ha ucciso una famiglia composta da marito, moglie e due figli piccoli. Per entrambi il procuratore capo Giuseppe Saieva disporrà l’acquisizione di documenti sui lavori per costruire, ristrutturare o restaurare questi stabili che mercoledì scorso sono crollati per il terremoto. Gli edifici saranno posti sotto sequestro ed è stato richiesto anche l’intervento dei tecnici per effettuare sopralluoghi. Già partiti quelli dalla procura di Rieti. Tra gli stabili a cui saranno posti i sigilli anche la scuola Capranica di Amatrice. 
Il Comune di Amatrice, dopo aver annunciato la volontà di costituirsi parte lesa in un eventuale processo post terremoto, ha nominato due legali. Si tratta degli avvocati Mario Cicchetti e Francesco Lettera che hanno presentato un’istanza alla procura di Rieti perché chieda al Gip un incidente probatorio sul crollo parziale della scuola del borgo distrutto dal terremoto.
I pubblici ministeri dal canto loro stanno valutando la possibilità di aprire un fascicolo sull’utilizzo di fondi pubblici destinati alla messa in sicurezza e a norma di edifici poi crollati. Ma si indaga anche sui materiali utilizzati e sulle procedure dei collaudi effettuati sull’edificio. 
Ci sarebbe un documento riservato che dimostrerebbe diverse irregolarità compiute nella ristrutturazione di edifici pubblici ad Amatrice e ad Accumoli. Tutto risalirebbe a dopo il sisma del ’97 in Umbria. Il documento elencherebbe tutti i soldi stanziati, gli interventi, i nomi dei progettisti e le ditte incaricate per i collaudi. In tutto 2 milioni e 300 mila euro che si aggiungono agli altri 4 milioni spesi dopo il 2009. Il sospetto dei magistrati è che alcuni certificati siano stati falsificati. 
Diversi cittadini avrebbero spiegato ai vigili del fuoco di aver acquistato immobili dotati di documenti di “ancoraggio” per scongiurare il pericolo di crolli in caso di terremoto. Ma di quei certificati non ce ne sarebbe traccia.
Intanto ad Ascoli Piceno prosegue l’inchiesta sui crolli e sui danni riportati dagli edifici di Pescara del Tronto e Arquata, in particolare sulla scuola di questa cittadina, sull’ufficio postale, sulla caserma dei carabinieri e sul comune, tutti edifici che sarebbero dovuti essere a norma e che invece sono crollati o dichiarati inagibili.
I magistrati stanno indagando anche sulle conseguenze del terremoto ad Amandola, in provincia di Fermo, dove sono rimasti danneggiati l’ospedale – evacuato la notte del sisma – e altri edifici pubblici e privati. L’obiettivo è individuare eventuali anomalie nelle costruzioni e ristrutturazioni.
METRO

30 Agosto 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo