Terremoto, 250 i morti E la terra trema ancora

RIETI Sono al momento 250 le vittime accertate dagli ultimi dati della Protezione Civile, e non 241 o 247 come si era detto in precedenza. Solo ad Amatrice le vittime sono state 204, le altre 46 ad Arquata del Tronto. I feriti ospedalizzati invece sono 365. Solo nelle zone marchigiane, il soccorso alpino ha estratto vive dalle macerie 23 persone. Qualche migliaio gli sfollati, radunati in centri di accoglienza improvvisati. Per tutti loro è stata una notte di paura e di lavoro, perché le ricerche tra le macerie non si sono mai fermate e la macchina dei soccorsi ha lavorato a pieno regime. Sono così purtroppo aumentati i ritrovamenti di cadaveri, ma si è anche riusciti ad estrarre vivi dei feriti dopo molte ore trascorse dal sisma di mercoledì notte. Il terremoto del 6° grado ha devastato cittadine e paesi nel centro Italia, in particolare le zone di Amatrice e Accumoli nel reatino e arquata del Tronto nelle Marche. Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto sono state praticamente rase al suolo dalle scosse: la prima, del sesto grado, alle 3.34 nella notte di mercoledì, le altre di intensità minore ma più volte oltre il quinto grado, fino all’alba. Poi lo sciame sismico è continuato e continua tuttora, avendo raggiunto quasi le cinquecento scosse di assestamento, con una piuttosto forte anche la notte scorsa e un’ultima scossa di magnitudo 4.3 nel pomeriggio di giovedì (alle 14.36, epicentro a 4 km da Amatrice; per fortuna senza ulteriori tragedie). Tra gli altri pericoli segnalati c’è ora anche quello delle frane, sia nel territorio sia tra le macerie. Ma la lotta per salvare ancora qualcuno non si ferma.
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