Roma, Stefano Bina nuovo direttore dell’Ama

ROMA “Ringrazio l’amministrazione per la fiducia accordatami. C’è molto lavoro da fare e mi impegnerò costantemente. Il mio obiettivo è rilanciare un’azienda che ha grandi potenzialità. Mi aspetto la collaborazione di tutti, per il bene di Roma e del Paese”. Così il nuovo dg di Ama Stefano Bina dopo la nomina fatta dall’amministratore unico Alessandro Solidoro e recepita in modo unanime dalla giunta Raggi in Campidoglio. E’ stata a sorpresa la stessa sindaca Raggi a presiedere la giunta straordinaria che ha nominato Stefano Bina nuovo direttore generale ad interim dell’Ama. La sua “nomina, in attesa di gara pubblica, costituisce tassello fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo “rifiuti zero” dell’Amministrazione Raggi”, si legge in una nota diffusa dal Comune di Roma. Nato nel 1963, laureato in Ingegneria idraulica sanitaria ambientale presso l’Università degli Studi di Pavia, Stefano Bina è un progettista di impiantistiche per la gestione dei rifiuti su base nazionale e un profondo conoscitore del ciclo industriale relativo alla gestione dei rifiuti.
Intanto la maggioranza dei 5 Stelle è scossa dal caso degli stipendi, mentre alcuni tagli previsti sono stati rinviati a una prossima giunta. “Abbiamo chiamato gente onesta e competente e, in complesso, spendiamo meno di tutte le giunte precedenti. Anche della giunta Marino. Secondo le mie stime arriveremo a risparmiare almeno un milione su 5, e già ora ci attestiamo sui 300mila euro di risparmi. Sono altri gli sprechi che strangolano Roma”. Così Daniele Frongia, vicesindaco di Roma. In merito allo stipendio di 193mila euro del capo di gabinetto Carla Raineri, Frongia precisa: “È meno di quanto prendeva come magistrato e comunque meno di quanto prendevano i precedenti capi di gabinetto. Luigi Fucito, scelto da Marino, prendeva ‘solo’ 73mila euro dal Campidoglio, ma altri 190mila dal Senato: sempre soldi pubblici sono…”.
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