L'analisi di Metro
1:25 pm, 26 Luglio 16 calendario

Quante speranze azzurre alle Olimpiadi di Rio

Di: Redazione Metronews
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OLIMPIADI Era il 16 luglio quando, a Monaco Gianmarco Tamberi, saltatore in alto di 24 anni, si è infortunò gravemente alla caviglia dando così l’adddio, tra lacrime e disperazione, alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, per le quali era considerato uno dei favoriti per l’oro nella gara del salto in alto. Ma le ambizioni olimpiche, per l’Italia, restano intatte. Quattro anni fa a Londra l’Italia chiuse la propria Olimpiade con 28 medaglie – 8 ori, 9 argenti e 11 bronzi -, tante quante a Pechino. Gli azzurri puntano su nomi “storici” e qualche promessa per tornare a casa con un medagliere che faccia inorgoglire lo sport italiano (ad Atene nel 2004 gli atleti azzurri medagliati furono 32, con 10 ori, mentre nel 2000 a Sydney 34, con 13 medaglie d’oro).
Su chi riporrre le speranze? Ecco qualche nome.
Guido Vianello- pugilato
Come primo nome mettiamo Guido Vianello. Perchè? Perchè lo abbiamo intervistato prima della sua partenza per Rio, e ci sembra un modo per augurargli in bocca al lupo: Guido – un gigante di un metro e 98- è la speranza della boxe italiana, categoria supermassimi. Gli addetti ai lavori lo mettono già sul podio a queste Olimpiadi e senza dubbio lo accreditano per l’oro alle prossime, quando sarà nel pieno della maturità agonistica. per tutti, è l’erede di Roberto Cammarelle. A noi di Metro ha detto: «a 22 anni andare alle Olimpiadi è già un risultato. Ma a me non basta. Io adesso punto alla medaglia». E noi glielo auguriamo.  
Il pugilato del resto vive un momento di buona vena: per la prima volta ci sarà anche un’azzurra: Irma Testa e un professionista, Carmine “Mr. Wolf” Tommasone. E cosa dire della storia di Valentino Manfredonia, che sogna la gloria nella terra dove è nato, dalle parti di Recife, prima di essere adottato da una famiglia campana?
 
Tania Cagnotto – Tuffi
La Cagnotto è una garazia: e viene dagli ottimi risultati agli Europei londinesi: 3 ori (3 metri, 1 metro e sincro da 3 metri con Francesca Dallapè) e un argento (sincro misto con Verzotto). Tania sembra essere molto cresciuta rispetto a quattro anni fa, e proverà a regalarsi il podio più alto che le è sfuggito per un soffio nel 2012. Per lei è l’ultima Olimpiade ed altre occasioni non ricapiteranno: una motivazione in più per cercare di sbaragliare la (agguerritissima)  concorrenza.
Federica Pellegrini – Nuoto
Ultima Olimpiade anche per Federica Pellegrini, che avrà l’onore di essere la portabandiera azzurra. La nuotarice italiana è tra le candidate più accreditate per mettersi al collo una medaglia: non tanto per il suo passato -o meglio, non solo- ma quanto per aver dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio ai recenti Europei di essere ancora la numero 1. Soprattutto nei 200, dove è l’assoluta padrona delle acque, ha concrete possibilità di arrivare sul podio e, perché no, di vincere l’oro.
Gregorio Paltrinieri – Nuoto
In piscina, tra tuffi e nuoto, abbiamo senza dubbio molti atleti fortissimi: tra questi Gregorio Paltrinieri è indiscutibilmente uno dei più papabili per podio più alto. Fresco trionfatore agli Europei di Londra nei 1500 e negli 800 metri (nella foto, con le medaglie), dove detiene anche i record mondiali sia in vasca lunga che in vasca corta (negli 800 solo in vasca lunga), lo squalo Paltrinieri è la certezza del nuoto azzurro per la spedizione brasiliana. A 22 anni (è davvero giovanissimo)  ha vinto tantissimo, ma la medaglia olimpica ancora gli manca. farà di tutto per mettersela al collo.
Elisa di Francisca – Scherma
No. Stavolta Valentina Vezzali non ci sarà. La sua erede a Rio sarà Elisa di Francisca, che comunque a 33 anni due ori olimpici li ha già ottenuti. Per la di Francisca vale il teorema Cagnotto e Pellegrini: sono campionesse senza limiti, ma all’ultima Olimpiade, quindi c’è da scommettere che, attingendo alla loro fame di vittorie ma anche alla loro esperienza, faranno di tutto per arricchire il medagliere azzurro. La scherma punta anche su Arianna Errigo.
Petra Zublasing – Tiro a segno
Possibile medaglia nella carabina da 50 metri tre posizioni, è la punta di diamante della squadra dopo aver vinto la coppa del mondo nella carabina da 10 metri. Per lei negli ultimi tre anni anche un oro europeo nel 2013 e un bronzo (sempre da 10 metri) nel 2014.
Rossella Fiamingo – Scherma
Bi-campionessa mondiale in carica, la siciliana nella spada è una delle punta di diamante della squadra di scherma.
Clemente Russo – Pugilato
A 34 anni Clemente Ruisso è ancora lì, sul ring, a riprovarci. Beffato nella finale per l’oro a Londra 2012 dall’ucraino Oleksandr Usyk, il pugile campano si concede un’ultima possibilità. Dopo due argenti (Pechino e Londra), sembra poter essere giunto il momento per il metallo più pregiato.
Giulia Conti e Francesca Clapcich – Vela
Dopo una stagione strepitosa culminata con il “triplete” Mondiale, Europeo e titolo italiano, la coppia d’oro su imbarcazione 49er FX è pronta a giocarsi la possibilità di medaglia a Rio. La vela azzurra punta su queste due atlete.
Altri sicuri protagonisti
Negli altri sport sono in molti a sgomitare per una medaglia. La ginnastica ritmica italiana viene da un bronzo e potrebbe anche confermarsi. Nell’artistica  Vanessa Ferrari può dare qualche soddisfazione, anche se la medaglia resta difficile. Lo stesso dicasi per le due indomabili ragazze del judo, Odette Giuffrida e Edwige Gwend. Nel pentathlon moderno Riccardo De Luca può puntare al podio. Nella lotta riflettori sull’italo-cubano Chamizo (campione del mondo), mentre dopo i fasti di Londra 2012 (oro Molfetta, bronzo Sarmiento) nessun azzurro sarà in pedana nel taekwondo. Un discorso a parte merita la pallavolo: se i ragazzi possono ambire al gradino più basso del podio, più difficile appare il sogno di medaglia per le ragazze (che arrivano in Brasile con le polemiche per l’esclusione della Diouf via sms in valigia). Nel tennis nessuna speranza in singolare, ma la ritrovata coppia Vinci-Errani, se riuscirà a tornare ai valori del passato, è da podio. Nel beach volley l’Italia non ha mai vinto una medaglia. L’impresa, di per sé storica, potrebbe essere alla portata delle coppie maschili formate da Lupo-Nicolai e Ranghieri-Carambula, tra le più forti al mondo.
METRO
 
 

26 Luglio 2016
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