Mazzola ricorda il gol di Rivera all’Atzeca

INTERVISTA Nella mitica partita giocata tra Italia e Germania a Città del Messico allo stadio Azteca nel 1970, lui c’era. Stiamo parlando dell’indimenticabile campione della Grande Inter e della Nazionale: Sandro Mazzola.
Signor Mazzola da esperto di “ammazza tedeschi” cosa combiniamo questa volta?
A questa domanda, un mese fa, avrei risposto: non abbiamo speranza. Oggi dico che ce la giochiamo alla pari.
Di solito contro i tedeschi…
Sono i campioni del mondo in carica ed è una formazione piena di talento, ma Conte ha fatto un lavoro straordinario. Voglio dire, non abbiamo fuoriclasse a parte Buffon, ma siamo una squadra determinata e che ha una tenacia incredibile e che raramente mi è capitato di vedere nel calcio.
Però un Mazzola, un Riva, un Rivera farebbero comodo…
Altri tempi altro calcio, noi non eravamo malaccio, ma anche De Sisti, Bulgarelli, Burgnich.
Nel 1970 allo stadio Azteca avete fatto la storia…
Eravamo partiti senza che nessuno credesse in noi e quello scettiscismo ci fece scattare una molla dentro. Una premessa, nonostante la staffetta e la rivalità cittadina, io e Gianni eravamo amici. Avevamo fondato il sindacato calciatori, molto osteggiato all’epoca. Pensi che il direttore della Gazzetta di allora, Gualtiero Zanetti ci aveva detto «Se fate quella cosa chiamo il ministro Preti e vi faccio passare i guai». Ma io e Rivera eravamo tosti e andammo avanti. Quando all’Atzeca i tedeschi segnarono il 3-3 Albertosi diede la colpa al Gianni. Lo avrebbe strangolato. Rivera  andò centrocampo e prima di riprendere il gioco mi guardò  e disse: «Ci penso io» e poi segnò il gol del 4-3. Bellissimi ricordi.
COSIMO CROCE