Mantovani rivuole il posto da assessore
REGIONE «Sono pronto a rifare l’assessore alla Regione, visto che mi hanno sottratto questa carica, se Maroni ha il coraggio…». Parole dell’ex vicepresidente del Pirellone, Mario Mantovani, pronunciate al termine della prima udienza del processo con rito immediato che lo vede imputato per corruzione, concussione e turbativa d’asta.
Così, dopo il burrascoso ritorno in Consiglio di qualche settimana fa – perché gli arresti domiciliari erano venuti meno a causa di un cavillo procedurale –, ieri l’uomo di Berlusconi in Lombardia ha reclamato anche quella poltrona, l’assessorato alla Salute che gestisce miliardi di euro l’anno, che aveva dovuto lasciare causa manette.
E l’ex vicepresidente spiega il perché: «Siamo assolutamente innocenti e, per quanto riguarda le richieste di costituzione di parte civile contro di me da parte di Regione e Comune di Arconate (di cui Mantovani è stato a lungo sindaco ndr.), non credo che abbiano ragioni sufficienti per farlo».
In realtà, la posizione processuale di Mantovani è tutt’altro che “salda”, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate ai pm dall’ex ingegnere del Provveditorato Opere Pubbliche per Lombardia e Liguria, Angelo Bianchi, anch’egli imputato, che concordando con un patteggiamento a tre anni di carcere, ha confermato l’impianto accusatorio.
Mantovani è politico non nuovo alle prese di posizione controverse: in rete circola un filmato nel quale, appena giunto al Pirellone, prometteva posti di lavoro (pubblici) ai suoi elettori arconatesi. Sempre in rete, è stata diffusa dal sito giustiziami.it una sua telefonata con Berlusconi, nella quale decideva le nomine all’Aler: i candidati erano decisi in base alla bellezza fisica e alla necessità del Premier di “restituire” favori.
L’ultima presa di posizione cha ha fatto discutere, era arrivata solo due giorni fa, quando Mantovani si è fatto nominare nella commissione regionale Carceri, commentata così dalla grillina Carcano: «Mantovani, dal carcere alla commissione carceri».
ANDREA SPARACIARI
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