adolescenti
9:35 pm, 8 Giugno 16 calendario

I ragazzi italiani adolescenti iperconnessi e soli

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Più scuri che chiari nel ritratto degli adolescenti italiani preparato in occasione del 25° anniversario dalla ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Itali. Secondo il Rapporto sull’attuazione della Convenzione realizzato dal Gruppo CRC, sono 2.293.778 gli adolescenti dai 14 ai 17 anni che vivono in Italia. Di questi 186.450 sono stranieri. Le loro giornate sono caratterizzate da relazioni che passano soprattutto attraverso la tecnologia, e anche per questo incorrono troppo spesso in situazioni pericolose. Allo stesso tempo si nota un certo sforzo di migliorare, tramite lettura, sport e impegno. Gli adolescenti oggi sperimentano nuove solitudini all’interno dei nuclei familiari, con figure genitoriali che vivono in condizioni lavorative, emotive e affettive stressanti, e spesso frustranti. I giovani si trovano inoltre, per la prima volta, a dover fare i conti con la possibilità di un futuro peggiore di quello dei loro genitori, a causa della crisi economica, e ne sono particolarmente consapevoli. Già adesso una parte non marginale di adolescenti deve regolarmente prendersi in qualche modo cura degli adulti. 
I social network sono diventati lo strumento sempre più utilizzato per conoscere altre persone e per costruire e gestire una parte significativa delle relazioni con gli altri. Più in generale, i teenager italiani trascorrono le loro giornate con il telefonino in mano (il 92,6 %) ma si dedicano molto anche al computer e alla televisione, pur facendo sport.
Tra gli aspetti negativi evidenziati, il fatto che il 63,4% faccia uso di alcol, tabacco e cannabis, l’11,5% di loro gioca d’azzardo on line e oltre il 50% ha subito azioni di bullismo e/o cyberbullimo, in particolare il 19,8% subisce più volte al mese una delle tipiche azioni di bullismo. Il comportamento sessuale è sempre più centrato sull’apparire, comportando una crescita del fenomeno del sexting. I dati sulla criminalità minorile registrano negli ultimi anni una lieve flessione. Mentre crescono gli abbandoni scolastici e il numero di chi né studia né lavora. 
Le ong: “Urgono politiche per i giovani”
Ci vogliono politiche più attente ai minori e alle famiglie, afferma il mondo dell’associazionismo. «Ragionare sulle politiche per gli adolescenti è importante», sottolinea Arianna Saulini, di Save the Children e coordinatrice del Gruppo CRC, «anche perché è in corso a livello europeo un tentativo di profondo rinnovamento, che mira a promuovere iniziative che mettano definitivamente da parte la visione dei giovani come problema, riconoscendoli pienamente come risorsa. Occorre, inoltre, investire e progettare per garantire un supporto alle famiglie». Il Gruppo CRC sottolinea la necessità di interventi educativi qualificati, che coinvolgano il cosiddetto “quadrilatero formativo” (famiglia, scuola, istituzioni, Terzo Settore) e, allo stesso tempo, attivino le risorse dei ragazzi e delle ragazze e ne valorizzino il protagonismo». Telefono Azzurro invece sottolinea come per i minori aumentano i rischi e le violazioni dei diritti, mentre diminuiscono le possibilità di cura.
METRO

8 Giugno 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo