Seveso, Beccalossi incolpa la burocrazia

CITTA’ I piani per combattere le esondazioni di Seveso e Lambro ci sono, i soldi anche, ma a bloccarli è la burocrazia. È lo sfogo dell’assessora regionale al Territorio e presidente di Aipo, Beccalossi, intervenuta ieri nel dibattito sul maltempo a Milano che lunedì ha provocato numerosi allagamenti.
Beccalossi ha puntato il dito contro l’iter di un cantiere: “Sei mesi per un progetto preliminare, altrettanti per il definitivo, cinque per la Valutazione impatto ambientale, ulteriori sei per il progetto esecutivo, altri sei per esproprio, bando e gara europea, a cui vanno poi aggiunti quattro mesi per l’aggiudicazione dei lavori e il loro inizio”. “Il tutto – ha aggiunto – se nel frattempo non intervengono comitati locali”, come è accaduto nel Parco Nord per la vasca di Milano.
Circa il Seveso, Bordonali ha ricordato che per la prima vasca di laminazione, quella di Senago da 30 milioni, il cantiere partirà entro l’estate. Molto più indietro, invece, le altre tre vasche di Lentate (le gare a settembre), Paderno Dugnano-Varedo (ferma alla bonifica delle aree) e Milano-Parco Nord.
Martedì, intanto, la grandinata non ha causato danni, ma, mentre la Regione inviava messaggi rassicuranti, abbassando l’allarme da arancione a giallo, l’assessore comunale Granelli postava su Facebook:  “Prevedo aumento di livelli (Seveso, ndr). Scolmatore attivo. Preallertamento squadre”. D’accordo come sempre.  E per mercoledì sono previsti ancora forti temporali. METRO