G7
9:21 pm, 26 Maggio 16 calendario

G7, stimoli economici e svolta sui migranti

Di: Redazione Metronews
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G7  Dalle preoccupazioni per i test nucleari e missilistici della Corea del Nord alla questione delle sanzioni alla Russia, dalla crisi economica per cui «occorre accelerare la crescita», alla delicata contesa delle isole nel Mar cinese meridionale. Si è aperto in Giappone il vertice del G7: sul tavolo questioni cruciali come l’attuale congiuntura economica, la crisi dei rifugiati, le minacce terroristiche, il conflitto in Ucraina, ma anche gli ultimi test nucleari nordcoreani. 
I leader di Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito hanno discusso di una strategia per lasciarsi alle spalle l’attuale incertezza economica globale, dovuta a fattori come il rallentamento dei mercati cinesi e la caduta dei prezzi del petrolio, e tornare a un percorso di crescita. Il gruppo di Sette ha cercato dunque di lanciare un messaggio unificato sulle politiche economiche considerando comunque le diverse situazioni di ciascun Paese. I leader chiedono quindi di attuare maggiori investimenti statali e altre misure di stimolo fiscale «in modo flessibile e in funzione della capacità e della situazione di ciascun Paese, al fine di stimolare la domanda«. Allo stesso tempo, il Gruppo dei Sette sottolinea la necessità di riforme strutturali e di promuovere una maggiore apertura dei mercati per migliorare la competitività. Il testo prevede punti come la necessità di investire in infrastrutture, l’istruzione e il settore digitale e sottolinea l’importanza di promuovere accordi di libero scambio.  Il presidente del Consiglio europeo Tusk ha chiesto ai leader del G7 di offrire una risposta comune alla crisi dei rifugiati, proponendo di aumentare gli aiuti agli sfollati e mettere in marcia schemi di accoglienza in altri Paesi.
Il Migrant Compact
Un percorso è tracciato per porre fine all’emergenza migranti: il Migrant Compact, la proposta di piano strategico per l’Africa che ha riportato di prepotenza l’Italia ai tavoli internazionali. 
Matteo Renzi racconta soddisfatto che i partner hanno «riconosciuto la necessità di procedere verso un piano strategico» come il Migrant compact. Renzi ha anche ribadito la necessità di supportare il governo libico di al-Serraji per stabilizzazione il Paese: «ci sarà un repentino calo di migranti». 
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26 Maggio 2016
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