Robert De Niro/Edgar Ramirez/Roberto Duran/AFP
4:00 pm, 16 Maggio 16 calendario

Il ritorno di De Niro infiamma la Croisette

Di: Redazione Metronews
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CINEMA E De Niro tornò sul ring. Stavolta come coach al fianco del pugile panamense Roberto Duràn che debuttò a 16 anni, che divenne presto per tutti Manos de Piedra e che è raccontato nella rivalità con il pugile Sugar Ray Leonard e nel rapporto col proprio allenatore Ray Arcel. Accade in Hands of Stone (fuori concorso), la (vera) storia di Durán (Edgar Ramirz) e del suo coach diretta da Jonathan Jakubowicz, che ha fatto brillare la serata del festival con l’icona De Niro che ha giurato di essere “eccitato per il ritorno a Cannes e orgoglioso di un film esaltante che mi fa tornare indietro” e forse allude al ritorno a un glorioso passato di attore maciullato dalle sue ultime commediacce. Così ecco l’ex Toro Scatenato di nuovo sul ring, mentre già si discute del suo nuovo set con Martin Scorsese che per The Irishman lo vuole al fianco di Al Pacino e Joe Pesci in una storia di gangster cui pensa da tempo e che al Marché di Cannes troverà i finanziamenti.
Ma se De Niro è stata l’icona della giornata, in concorso si son visti due grandi come Jim Jarmush e Jeff Nichols, il primo con Paterson, prodotto da Amazon Studios e con protagonista Adam Driver,direttamente in arrivo dall’ultimo Star Wars e nei panni di un autista di bus che costruisce, partendo dall’osservazione dei viaggiatori, la sua passione per la poesia e il secondo in Loving, storia d’amore interrazziale nell’America dei primi ‘60, quindi storia di lotta e di vittoria.
 
Dopo Thelma & Louise: 25 anni dopo
Susan Sarandon e Geena Davis. 25 anni fa erano a Cannes per quel Thelma & Louise che cambiò le vite di tanti e oggi sono di nuovo qui insieme per Woman in Motion che premia i talenti femminili nel cinema e hanno  voglia di ricordare “quel film che all’inizio Ridley Scott voleva solo produrre e non dirigere – dice la Davis – ma che, alla fine, si è fatto grazie a lui che lo ha protetto contro tutto”. E la Sarandon: “Ci divertivamo senza renderci conto che il film, diventato un manifesto, avrebbe offeso tanti che non amano veder le donne scegliere”.  S. D. P.
SILVIA DI PAOLA

16 Maggio 2016
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