Il blitz
10:06 pm, 28 Aprile 16 calendario

Terrorismo, sei arresti Roma nel mirino

Di: Redazione Metronews
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MILANO Sei arresti (di cui due in latitanza) in una operazione congiunta Ros-Digos  in diverse province della Lombardia e del Piemonte contro il terrorismo jihadista. Si tratta di marocchini con cittadinanza italiana, alcuni dei quali avevano ricevuto il preciso ordine di colpire l’Italia. Tra questi una coppia, residente in provincia di Lecco, che voleva partire per la jihad nei territori di guerra siro-iracheni, portandosi i due figli di 2 e 4 anni, affidati ora ai nonni paterni. L’uomo, Abderrahim Moutaharrik, italiano di origini marocchine, è un pugile di kickboxing di alto livello in Italia e all’estero (qui nel video di un combattimento): aspirava a sistemare la famiglia in Siria per poi compiere azioni eclatanti. Arrestato anche un marocchino di 23 anni, fratello di un foreign fighter che sarebbe morto in Siria. Alcuni arrestati parlavano  di possibili attentati con «particolare attenzione a Roma». È la prima volta che vengono documentati messaggi  indirizzati dal Califfato a soggetti presenti in Italia con l’incitamento a compiere atti di terrorismo. Gli arrestati, come riferito dal ministro dell’Interno Alfano, «avevano intenzioni molto brutte».
Nel mirino il Vaticano e l’Ambasciata d’Israele
milano«Per questi nemici giuro, se riesco a mettere la mia famiglia in salvo, giuro sarò io il primo ad attaccarli (…) in questa Italia crociata, il primo ad attaccarla, giuro, giuro che l’attacco, nel Vaticano con la volontà di Dio». È un audio inviato lo scorso 25 marzo da Abderrahim Moutaharrik a Mohamed Koraichi, arrestati entrambi nel blitz antiterrorismo. Il Vaticano nel mirino. Ma non solo: anche l’aeroporto, il Vaticano, i luoghi dove i cristiani si riuniscono nella Capitale erano  target del progetto suicida. E tra gli obiettivi c’era anche l’Ambasciata di Israele a Roma. Dagli atti dell’inchiesta emerge anche che Moutaharrik avesse chiarito di avere contattato un soggetto albanese per procurarsi le  armi, non riuscendo però nell’intento. Sarebbe stato proprio Moutaharrik a ricevere, da altri affiliati all’Isis,  la richiesta di compiere un attentato in Italia.
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28 Aprile 2016
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