REBUS CAMPIDOGLIO
10:41 pm, 28 Aprile 16 calendario

Marchini con l’ex Cav L’ira di Salvini e Meloni

Di: Redazione Metronews
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ROMA La telenovela in seno al centrodestra ha tenuto banco anche ieri, con l’addio di Guido Bertolaso alla corsa per il Campidoglio.
Tutt’altro che un colpo di scena, dal momento che il suo ritiro era dato per imminente da giorni, complici i sondaggi che lasciavano inchiodato intorno al 5% l’ex capo della protezione civile. La decisione è stata presa nella notte tra mercoledì e giovedì, durante un lungo incontro tra Bertolaso e Berlusconi, che ha deciso di sposare la candidatura di Alfio Marchini.
Per Forza Italia si tratta di una «proposta unitaria rivolta a moderati e liberali», decisa «nel solo interesse di Roma» e per non consegnare la città alla «continuità disastrosa del Pd e all’avventurismo del Movimento 5 Stelle». Da parte sua Marchini, che settimane fa declinò l’endorsement di Berlusconi, giudicandolo ingombrante, ieri lo ha salutato come un «coraggioso e generoso riconoscimento», lasciando a Bertolaso un ruolo nella sua Giunta in caso di vittoria. L’ingegnere, che ha improntato la sua campagna elettorale sullo slogan “Liberi dai partiti”, in serata ha dichiarato di non sapere se accetterà il simbolo di Forza Italia accanto al suo nome, ma ha detto di non aver mai criminalizzato i partiti, che devono però aprirsi al civismo politico e al confronto «libero, tra liberi, per liberare Roma da chi l’ha ridotta così e da chi rischia di farla cadere ancora più in basso». E anche Francesco Storace de La Destra sta ragionando se fare un passo indietro dalla sua corsa a sindaco e sostenere Marchini per l’unità del centro destra.
Unità che di fatto non c’è visto che la candidata data per favorita, Giorgia Meloni, al momento è tutt’altro che fuori gioco. «Ora ci aspettiamo la convergenza di Marchini su Giachetti», ha commentato. Le nozze Marchini-Bertolaso hanno fatto dire a Stefano Fassina, candidato di Sel-Sinistra Italiana: «Alfio Marchini che sui manifesti si vantava di essere libero dai partiti è finito nell’abbraccio di Berlusconi e Storace». E Giachetti, candidato Pd: «Ora Marchini dovrà cambiare i manifesti elettorali».
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28 Aprile 2016
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