Umberto Silvestri
7:39 pm, 20 Aprile 16 calendario

Siamo cittadini o caporali?

Di: Redazione Metronews
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Sì, lo ammetto, confesso: sono uno di quei pochi milioni di elettori che domenica si è presentato davanti ai seggi vuoti per esprimere il suo voto. Faccio parte di quell’ infima minoranza, di quel misero 32 per cento che demagogicamente, come dice il Premier, ha osato sfidare (poveri illusi) il pensiero unico del conformismo rassicurante del potere politico, delle lobby petrolifere e dei grandi soloni delle democrazie post moderne.
Non vi dico come ho votato, non ha importanza, perché il Referendum, al di là del Sì e del No era un esercizio di democrazia, un diritto fondamentale, unico e prezioso, che i Padri Costituenti ci hanno messo nelle mani dopo le tragedie della guerra e del menefreghismo partecipativo degli anni venti, dicendoci di utilizzarlo in caso di bisogno. Contro le lobby, le democrazie malate, la sordità dei potenti. 
Renzi e gli altri giovani leoni governativi cantano vittoria? Hanno ragione. Hanno vinto indiscutibilmente,  sfilacciando ancora di più il nostro tessuto democratico, la partecipazione attiva e diretta alla gestione della “res pubblica” dei cittadini che resterà  al dunque un diritto di pochi, dei soliti, di quella casta che a parole tutti aborriamo
. È un disegno politico?  Forse, o forse no, ma è un indizio, che insieme a tanti altri stanno diventando prove. Domenica non si votava semplicemente per essere contro o a favore delle trivelle, ma per  essere vivi o morti , cittadini o caporali. Io mi ritengo di appartenere ai primi. I secondi,  se hanno fegato, si facciano sentire.
UMBERTO  SILVESTRI
Giornalista e scrittore

20 Aprile 2016
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