Contro gli sprechi ognuno faccia il suo

Un meccanismo di donazione atto a creare un welfare alternativo, nel quale le fasce deboli siano maggiormente tutelate: è questo il sunto del disegno di legge in discussione presso l’Aula della Camera in questi giorni. Un provvedimento calato dall’alto, che renderebbe più agevole donare per tutta una serie di soggetti quali i supermercati o i panificatori: non tutti sanno, infatti, che il pane è commestibile fino a 24 ore dalla produzione e la dicitura “consumare preferibilmente entro …” non significa de facto che il prodotto sia deperito. 
Ognuno di noi – poi – può fare la propria parte: basta aprire il frigorifero e valutare quanto di ciò che si acquista va sprecato.
Non solo: occorre mutare forma mentis e iniziare a praticare una consuetudine in voga in molti paesi, ovvero richiedere la Doggy Bag: poter portare a casa quanto non consumato presso un ristorante o tavola calda. In Francia è obbligatoria da gennaio 2016 per i ristoranti con più di 180 coperti. In Italia – invece – uno strano senso di vergogna pare impedire questa lecita richiesta. In un mondo liquido, dove le mense della Caritas sono frequentate sempre di più da quarantenni separati in difficoltà, dove la casa in una grande città è un miraggio, questa iniziativa legislativa assume grande rilievo specifico. Con questa legge dovrebbe cambiare anche il ruolo del ministero delle Politiche agricole, dato che verrà istituzionalizzato il tavolo con gli indigenti: il che la dice lunga sullo stato sociale in Italia. 
ALESSIA CHINELLATO, giornalista