Carlo Mari
8:14 pm, 7 Marzo 16 calendario

La guerra tra poveri nella scuola italiana

Di: Redazione Metronews
condividi

Concorso a cattedre, esami e titoli. Precari della scuola contro: abilitati TFA (Tirocinio Formativo Attivo) e PAS (Percorso Abilitante Speciale). Da una parte i “tieffini”, abilitati dopo selezione di ammissione, mesi di corso di formazione e tirocinio a scuola, valutazione del tirocinio, esame finale: una strada qualificante non meno di un concorso. Dall’altra i “passini”, sovente con selezioni al TFA non superate, ma con anni di supplentato. I tieffini ultratrentenni; i passini  quarantenni. La recente riforma-sanatoria ha assunto i supplenti delle Graduatorie a esaurimento (GAE), anche cinquantenni, non pochi ormai dediti ad altri mestieri. Abilitati TFA e PAS fuori da sanatoria. Lo Stato ha le sue ragioni nel dire che un conto è l’abilitazione, un conto l’assunzione. Ma non così è stato per decenni, neppure con l’ultima riforma. Si va al concorso, con quali punteggi per titoli? L’abilitazione TFA vale più di quella PAS: giusto.
Il servizio dà punteggio e lo contestano i TFA, perché ha già prodotto ammissione all’abilitazione speciale senza selezione. Giusto. Dicono i PAS: ma il servizio per anni ha mandato avanti le scuole. Giusto. E conta solo l’anno intero di 180 giorni, lamentano i PAS.
Il che però vale anche per i TFA, che obiettano: con il punteggio per il servizio, e senza tetto, il concorso appare segnato. Hanno buone ragioni. I posti son pochi: 63.700 sembrano tanti, ma frammentati per gradi di scuole, classi di concorso e regioni, diventano un terno a lotto.
Con il servizio fra i titoli, i tieffini rischiano di non vincere il concorso neppure con un esame geniale. Guerra tra poveri. Chi ha ragione?  Diciamo chi sicuramente ha torto: lo Stato. Le ragioni degli abilitati TFA sono forti.
Il nostro non è un paese del merito, che resta uno sconosciuto. Comunque finisca, rispetto alle GAE, ai PAS, agli abilitati con le vecchie SISS, alle sanatorie varie, i TFA sono l’emblema del giovane italiano fregato. E’ perdente la scuola, perché la selezione dei docenti continua ad essere vecchia e inefficace; gli abilitati TFA – selezionati, preparati nei contenuti e nelle metodologie, ma fuori dalla scuola – sono l’emblema di questa sconfitta.
CARLO MARI
Dirigente scolastico in pensione

7 Marzo 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo