PAOLA RIZZI
6:47 pm, 17 Febbraio 16 calendario

Dal mariuolo all’incazzato

Di: Redazione Metronews
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Nel 1992 Craxi ci mise una quindicina di giorni prima di liquidare con il celeberrimo “mariuolo” Mario Chiesa, preso con la mazzetta nel water nel suo ufficio del Pio Albergo Trivulzio, il 17 febbraio 1992, 24 anni fa giusto ieri. Da quel mariuolo iniziò la caduta del leader e di tutto un sistema, sostituito poi da uno non tanto migliore, a quanto pare. Mario Chiesa era noto per essere un bravo manager e un bravo collettore di tangenti per il Psi e prima di quel 17 febbraio l’idea che ciò potesse avere conseguenze giudiziarie rilevanti sembrava marziana. Chiesa era molto vicino all’entourage craxiano. Tutti sapevano e condividevano, e il patetico tentativo di Craxi di allontanare da sé il cono di luce aperto da quell’arresto gli portò molto male.
L’altro ieri Roberto Maroni è stato molto più veloce: non ci sono volute più di quattro o cinque ore perché il governatore facesse l’offeso e “l’incazzato” con Fabio Rizzi, a tutti gli effetti considerato il suo braccio destro, l’uomo a cui aveva affidato la riforma sanitaria e che per un soffio non era diventato assessore alla Sanità, ma solo perché il governatore aveva preferito tenere lui ben sale le redini del business più grosso della Regione, 18 miliardi di bilancio nel 2016. Maroni sulla sanità ci ha voluto mettere la faccia e il tentativo di tenere a bada gli schizzi di fango che l’inchiesta Smile potrebbe rovesciargli addosso sembra ora molto in salita. Parliamo solo dell’aspetto politico, naturalmente. Se, a differenza di altri assessori finiti nelle maglie della magistratura (Garavaglia e Mantovani qualche mese fa) e difesi fino a prova contraria, la posizione di Rizzi è parsa a Maroni indifendibile fin dalle prime ore, gli resterebbe la responsabilità politica di non aver visto o capito o sentito, che non è poco.
Un aspetto interessante di questa vicneda è che comincia a sgretolarsi anche una leggenda sul miracolo lombardo: come la spoliazione sistematica delle risorse pubbliche si accompagni comunque all’ eccellenza dei servizi resi. Mario Chiesa certo rubava soldi, ma il Pio Albergo Trivulzio l’aveva messo a posto. La sanità lombarda è costantemente attraversata da scandali, ma è la migliore del Paese. Nella regione più ricca d’Italia e quindi d’Europa e forse una delle più ricche del mondo, la torta è enorme, avanza sempre qualcosa da distribuire nella mangiatoia degli affamati. Ma l’inchiesta Smile svela che non è così, o non è più così, che alla fine la depredazione del pubblico per favorire questo o quel privato, questo o quel corruttore, si traduce anche nella cattiva qualità delle cure e nelle liste gonfiate.
PAOLA RIZZI
@paolarizzimanca
 

17 Febbraio 2016
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