Maurizio Baruffaldi
6:56 pm, 14 Febbraio 16 calendario

La pagella di Sanremo

Di: Redazione Metronews
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Il presentatore Carlo Di Gomma. Nessuno spigolo: non può disturbare o deludere. La Madalina Esagerata. Non l’ascolti ma continui a guardarla e immaginartela nuda. Il Gabriel Valletto. Versione maschile e inanimata della valletta esagerata. La Virginia Trasformista. Prende per il fondelli. Ma ha ferocia e intelligenza. Le canzoni. Per i giovani ha vinto il non più giovane Gabbani. Solo Miele meritava quanto lui: l’esclusione rimbalzata tra i due sembra fatto apposta. I big. Sul fondo, l’apoteosi degli Zero Assoluto: omen nomen. E il trio Dear Jack, Scanu e Berbabei: vorrei, ma non posso. Caccamo/Iurato e Michielin salgono ai lati del podio, ma ci ricordano che si può nascere vecchi. Dolcenera, talento di tutto; ma non sa scrivere, e insiste. Ruggeri, il rock affaticato, ma il mestiere dello scrivere è salvo. Patty Pravo e Bluvertigo. Gli unici a incarnare la parola artisti: ma senz’audio. Noemi. Nella sua borsa manca sempre qualcosa. Irene Fornaciari. Qui invece manca il sale del padre. Stadio. Il padre è evocato: loro sono qui a ritirare il suo premio. Neffa. Ha un passo in più, ma purtroppo a Sanremo si canta. Rocco Hunt e Clementino. Se proprio dev’essere solo Napoli, allora che sia Insigne. Arisa. Una cannone che continua a sparare a salve. Fragola. Fuori ruolo: canta un’amore che si può vivere solo all’età di suo nonno. Elio e le Storie Tese. Ci si inchina alla maestria, spiazzante, ma è sempre e solo giocare. Non circola una goccia di sangue. Perdonaci, Elio! Annalisa. Come la valletta si fa immaginare nuda. Però lei l’ascolti, e scopri che ha imparato a spingere, e graffiare.
Gli ospiti. Passano quelli di casa nostra che vendono dischi, gli attori di famiglia per fare due chiacchiere, il ballerino che riempie l’aria. Resta il compositore Ezio Bosso. Che vibra e trattiene, il corpo, e le parole, e sorride come un raggio di sole pallido. Poi si incolla ai tasti per inseguire un uccello. Il solo momento senza tempo.
MAURIZIO BARUFFALDI
GIORNALISTA E SCRITTORE

14 Febbraio 2016
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