Michael Fassbender/Steve Jobs di Boyle
5:00 pm, 20 Gennaio 16 calendario

Fassbender: Jobs? Un genio sui generis

Di: Redazione Metronews
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INTERVISTA Dietro le quinte della rivoluzione digitale. Con il genio di quella rivoluzione affaccendato nei backstage pochi minuti prima dei lanci dei tre prodotti iconici, sintesi  delle tappe principali del suo percorso creativo,il Macintosh nel 1984, il NeXT nel 1988 e l’iMac nel 1998. Arrogante e sfuggente, freddo e coinvolgente insieme, sicuro e opportunista, quasi incapace di rapportarsi al resto del mondo se non attraverso le sue creazioni. Così era Steve Jobs e così, senza cedere alla mitologia, lo racconta Danny Boyle in Steve Jobs, da oggi nei cinema interpretato magnificamente da Michael Fassbender, affiancato da Kate Winslet e Seth Rogen.
Ma che cosa, Fassbender, ha amato di più del difficile uomo che fu Jobs?
La sua splendida idea dei computer non più come oggetto di lavoro per ufficio ma come oggetto per tutti, come qualcosa che doveva aiutarci e non spaventarci.
E la cosa che le piace meno?
Non era una persona facile, ma non aveva neanche avuto una vita facile. Era un genio anticonformista, un uomo importante, perché ha cambiato il modo in cui noi comunichiamo, ha cambiato le nostre vite, il modo in cui ascoltiamo musica, in cui vediamo i film e compriamo le cose.
È stato difficile portarlo sullo schermo?
Ho visto tutti i suoi video, tutto ciò che potevo vedere, quello che ho trovato, e ho cercato di interpretarlo oltre i cliché.
Della lettura, realistica e dura, che Boyle ha dato di Jobs che cosa pensa?
Penso che la sceneggiatura sia la più geniale che mi sia mai capitata e che Boyle è un regista immenso, vitale, solare, pieno di energia che riesce a trasferire a tutto il set e anche alla macchina da presa.
SILVIA DI PAOLA

20 Gennaio 2016
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