Maurizio Zuccari
9:40 pm, 12 Gennaio 16 calendario

L’Europa e quell’Islam che fa paura

Di: Redazione Metronews
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L’“elenco della vergogna” è online sulla Bild. Tredici paginette dove in un linguaggio da poliziotto tedesco sono descritti con precisione teutonica gli abusi sessuali di massa che i primi mattinali del neue jahr alla prefettura di Colonia negavano tra un trillare di tweet. Dove non è tanto la ripetitiva dovizia di dettagli su collant sfranti e mutande strappate a fare notizia, quanto, ad esempio, che buona parte degli abusandi identificati e arrestati sono nordafricani, con buona pace di chi ha puntato l’indice sugli esuli siriani, ergo sul maomettano violentatore di fanciulle. E che un certo numero di abusati non sono donne: il branco era di bocca buona, a chi toccava toccava.
Non si conoscono nel dettaglio i rapporti dei questurali nelle altre città tedesche e financo finlandesi dove la notte di capodanno impazzava il tocca-tocca generale e il furto senza destrezza (circa 500 le denunce, finora), ma l’esito non appare troppo diverso dal report di Koln. Se le aggressioni sessuali da parte di migliaia di infoiati e ubriachi – ma passi il musulmano arrapato, quello sbronzo è più raro – fanno parte di un più vasto piano organizzato a tavolino per scardinare le libertà occidentali, come dichiara il titolare dell’Interno tedesco e smentiscono gli inquirenti, la jihad è ben oltre i confini dell’Islam. E ben dentro l’orizzonte culturale di migranti che concepiscono la femminilità solo attraverso veli e dominazione. Forse è qui il punto di non ritorno nello scontro di civiltà tra masse di diseredati sfruttate e vogliose, al di là di etnie e fedi, e chi chiude loro le porte e si prepara a sparare dalle finestre.
L’Europa del belpensare scopre con raccapriccio che non solo famigliole e bimbetti s’imbarcano e spesso annegano sulla via dell’Occidente promesso, ma pure giovanotti che se ne fottono di tutto fuorché di fottere tutti. Che tra antirazzismo e antifemminismo può innescarsi un corto circuito dirompente, come i cassonetti bruciati e la caccia all’arabo insegna, dopo i palpeggiamenti. Che non basta offrire una via di scampo e un giaciglio ai richiedenti asilo perché anche il politicamente corretto prenda casa. Forse i profughi islamici hanno capito che l’Ue è femmina e loro hanno libertà di stuprarla, come dice il filosofo euroscettico John Laughland, ma non è certo maschia a rispondere solo con una stretta di vite alle libertà violate di tutti.
MAURIZIO ZUCCARI
Giornalista e scrittore
 

12 Gennaio 2016
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