Droga
7:30 pm, 24 Novembre 15 calendario

Spara tre colpi all’ex complice

Di: Redazione Metronews
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CORBETTA Ha meditato la sua vendetta contro l’ex complice quando ancora era dietro le sbarre. A settembre è uscito e ieri mattina alle 8 è passato all’azione, facendo irruzione nella ditta di Corbetta dove lavora la moglie dell’ex sodale e sparandogli tre colpi in faccia, a bruciapelo. L’uomo Giuseppe Lombardo, 62 anni, è ora in fin di vita.
Poi Paolo Leone, pluripregiudicato con una lunga storia di traffico di stupefacenti alle spalle, si è dato alla fuga sulla sua Y10, fino a quando non ha deciso di consegnarsi volontariamente ai carabinieri che erano già sulle sue tracce. “Ho ammazzato uno a Corbetta. Ho sparato a Lombardo perché sono andato in galera per colpa sua”, le parole pronunciate davanti ai militari.
Ieri Lombardo è stato operato d’urgenza a Niguarda e la prognosi resta riservata, ha ferite multiple al collo, frattura del palato, frattura della mascella e frattura della prima vertebra cervicale.
Una ruggine che risale a otto anni fa quella tra i due, quando a Parigi  viene fermato un incensurato di Abbiategrasso con 10 chili di coca. Da questo arresto  prenderà l’avvio prima l’operazione “Donnie Brasco” che smantellerà un traffico di droga nel milanese (con Lombardo e Leone protagonisti), grazie a due carabinieri che per mesi si infiltrano nella banda; poi del 2010 una seconda operazione, battezzata “Mustang”, che porta in carcere numerosi trafficanti e determina nuove accuse a carico di Lombardo e Leone.
Lombardo, considerato uno dei leader, collabora con le autorità, mentre Leone, già in prigione dal 2007, si vede appioppare una sfilza di imputazioni che lo terranno dietro le sbarre fino a poco tempo fa. È in questo periodo di tempo che Leone decide la vendetta. METRO

24 Novembre 2015
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