Malpensa T1-T2
8:06 pm, 23 Novembre 15 calendario

Legambiente attacca l’appalto di Malpensa

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI «La tratta ferroviaria T1-T2 di Malpensa non ha alcun senso». Non usa mezzi termini Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente, per descrivere il collegamento – per ora ancora un cantiere – che unirà il Terminal 1 col Terminal 2, visitato ieri in pompa magna da Maroni, accompagnato dal presidente di Sea, Modiano e dal quello  di Fnm, Gibelli. “I lavori, coordinati da Fnm, sono al 50 %, e la prossima estate il collegamento sarà operativo”, ha dichiarato Gibelli.
Un orizzonte temporale interessante per un’opera già costata 115 milioni che ottenne deroghe sulle procedure d’appalto perché dichiarata “fondamentale per Expo”, sebbene  i cantieri per portare il Malpensa Express al T2 siano stati aperti solo all’avvio dell’Esposizione.
Altro aspetto controverso è che a vincere la commessa di Fnm, furono società del Gruppo Gavio, che però è anche il terzo azionista della stessa Fnm. Un giro di appalti e subappalti sul quale i pm hanno aperto un fascicolo per frode fiscale, false fatture e omessa dichiarazione. Ma, oltre agli aspetti penali, a essere messo in dubbio è anche il valore oggettivo del collegamento, come spiega Balotta. Inoltre, ancora non è stato deciso se, per andare dal T1 al T2, il passeggero dovrà pagare un biglietto, o se il passaggio sarà gratuito come avviene oggi per i bus navetta.       
Perché contestate il collegamento? Da ambientalisti dovreste essere favorevoli al treno al posto del bus…
Malpensa è uno scalo  che lavora al 35% del potenziale ed è in continuo declino. Nei sei mesi di Expo, rispetto agli stessi mesi del 2014, ha perso 175 mila passeggeri e oggi serve 10,7 milioni di utenti, contro i 5,3 di Linate (che invece nei sei mesi di Expo è cresciuto di 525 mila unità).  Dal 1998 su Malpensa si sono investiti 2 miliardi di euro. Inutili.
Sì, ma il treno…
Il treno non porterà nuovi passeggeri, né abbatterà i costi per gli utenti, visto che già oggi al T2 arrivano oltre 150 bus a prezzi più bassi rispetto al treno (e il T2 è un hub low cost, quindi usato da chi vuole risparmiare). Inoltre, mentre si taglia tutto il Tpl, Pirellone e Fnm hanno pagato per ciascuno dei  3,6 km di questo collegamento 31,9 milioni, tre volte il costo di un km di alta velocità in Francia.
Ma allora, perché si è voluto fare quest’opera?
Dato che non serviva; che si è voluto farla “in emergenza”, derogando a tutti i controlli sugli appalti; visto che non porterà tariffe più basse agli utenti, l’unica spiegazione è che si volesse perseguire un qualche interesse privato.  ANDREA SPARACIARI
L’INCHIESTA DI METRO SULL’APPALTO
 

23 Novembre 2015
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