Tra pianoforte e chitarra arriva il live di Bob Dylan

MILANO È un weekend pieno di appuntamenti per tutti i gusti. Precedenza al grande Bob Dylan, atteso sabato e domenica agli Arcimboldi con la sua band. Poeta rockettaro, il cantautore americano è un’icona indistruttibile, che resiste all’usura del tempo e delle mode, fedele a un’immagine di coerenza artistica che non ammette compromessi.
A 74 anni continua a portare avanti il suo verbo artistico per la gioia dei tanti fan sparsi per il mondo.
La scaletta dei due live milanesi lo vedrà alternarsi al piano e all’immancabile chitarra fra classici (pochi) e pezzi meno noti. Una ventina i brani, partenza con “Things Have Changed”, vari estratti dagli album “Tempest” e “Shadows In The Night”, dedicato a Sinatra, e rare concessioni agli antichi capolavori, eccezion fatta per una “Blowin’ In The Wind” riveduta e corretta (pardòn, stravolta) alla sua maniera. Esaurita la prima sera, restano pochi biglietti per domenica (da euro 80.50). 
Più pop il suono dei Simple Minds, un classico degli anni Ottanta, attesi al Mediolanum Forum d’Assago (ore 21, euro 39.10) coi tanti classici di una carriera importante, tra rock, elettronica e la voce inconfondibile del leader Jim Kerr.
Altri appuntamenti: reggae al Legend con Vacca, venerdì, seguito domenica da Stef Burns. Rap all’Alcatraz, venerdì, con Ghemon, e al Lime Light, sabato, con Sfera Ebbasta & Charlie Charles.
Per domenica ecco alle 11 al Manzoni il chitarrista Marc Ribot; in serata scelta fra Niccolò Agliardi al Blue Note, John Grant al Fabrique e il metal di Five Finger Death Punch e Papa Roach all’Alcatraz. 
DIEGO PERUGINI