Maurizio Guandalini
4:00 pm, 20 Ottobre 15 calendario

Sui matrimoni gay facciamo i turchi?

Di: Redazione Metronews
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E i diritti degli individui? Prego, si accomodi a sinistra, quella è la porta. Non c’è fretta. Non c’è urgenza. Non è nel programma di governo, ha precisato il Ministro “democristo” Alfano. Monsignor Galantino della Conferenza dei vescovi un po’ di tempo fa diceva che prima delle unioni civili ci sono altre urgenze. Oggi richiama i governanti a non essere strabici: prima di tutto la famiglia tradizionale. Problemoni che scottano, in Italia, perché c’è da rendere conto alla Chiesa. Persone libere, senza incubi e vincoli superiori,  dicono sì al matrimonio per gli omosessuali, sì alle unioni civili, sì, sì e sì. Invece in Italia, daradadan, si attende il beneplacito sussurro dell’Oltretevere. Si sta a scrutare come la pensa il Papa, cosa diranno i cardinali, i vescovi, il Sinodo della Famiglia. Voi del Parlamento, laico, guai fare i furbi. Non c’è bisogno di concessioni o regali a ricompensa. Alla Chiesa consigliamo di studiare il via libera ai matrimoni tra omosessuali in Irlanda. Bastava sentire l’arcivescovo di Dublino, Martin, che invitava a cogliere la novità, il “verso” indicato da una popolazione fedele – di più, bigotta –, al cattolicesimo. L’arcivescovo richiamava la Chiesa a stare al passo con i tempi, in sintonia con i giovani. Il Papa sull’aereo, di ritorno dal Brasile disse: “..chi sono io per giudicare…” se due persone dello stesso sesso si vogliono bene.
La Corte Usa ha dato il via libera al
matrimonio tra omosessuali. La Turchia i gay li bastona. E l’Italia con chi sta?
Gli vogliamo bene a Francesco, perché se potesse si butterebbe contro la Chiesa dal passo millenario, lento e sfuggente: pensate che, da poco, seppur come extrema ratio, il Vaticano vede delle buone ragioni anche nel divorzio (e già qualcuno, per così poco, vorrebbe fare uno scisma). Bergoglio a Torino ha richiamato i ragazzi degli oratori al coraggio di andare controcorrente. E ha fatto un richiamo, apparso fuori dal tempo, alla castità.  Se stiamo alla lettera, il Papa ha dato una sua interpretazione dell’amore. Un amore universale che vuol dire volersi bene, rispettarsi, scambiarsi valori.  Il Papa non ha fatto a pezzettini l’amore: solo tra uomini con uomini, donne con donne, uomini e donne. L’amore è etero, è omosessuale, l’amore è per un figlio desiderato, l’amore è matrimonio, convivenza. Se non lo può fare la Chiesa, come può lo Stato, laico,   vietare, impedire e complicare l’amore? Sono considerazioni logiche, come quelle della Corte degli Stati Uniti che ha dato il via libera al matrimonio tra omosessuali in tutto il Paese. Mentre la Turchia, i gay, li bastona. Con chi vuole stare l’Italia?
 
MAURIZIO GUANDALINI
economista e giornalista

20 Ottobre 2015
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