Famiglia
4:20 pm, 7 Settembre 15 calendario

Il sexting spopola fra i ragazzi e i genitori non lo conoscono

Di: Redazione Metronews
condividi

FAMIGLIA. Il fenomeno del “sexting”, ovvero lo scambio di video e foto dal contenuto sessualmente esplicito o di testi a sfondo sessuale attraverso i nuovi media, cellulari e internet, è sempre più diffuso tra i ragazzi italiani. Un  fenomeno che peraltro non riesce ad essere intercettato da mamme e papà: in Italia infatti solo il 15% dei genitori dei ragazzi che hanno sperimentato il sexting ne sono consapevoli, a fronte del 20% dei francesi, del 25% di quelli inglesi e olandesi, del 29% di quelli spagnoli. Sono i dati di una ricerca Ue rilanciati dalla Federazione italiana sessuologia scientifica (Fiss), in occasione del lancio della Settimana del benessere sessuale dal 28 settembre al 3 ottobre.
«I genitori italiani appaiono i meno consapevoli dell’esperienza di sexting dei propri figli. È evidente che un’azione educativa va svolta anche – primariamente e parallelamente – nei loro confronti», afferma Piero Stettini, professore di Psicologia generale e Psicologia clinica presso l’Università di Genova e componente del Consiglio direttivo della Fiss. «Il sexting – prosegue – è una nuova forma di comunicazione e di interazione sessuale, che sia negli adolescenti che negli adulti può presentare aspetti positivi e negativi, di rischio e di opportunità».
No a semplificazioni
Secondo l’esperto il sexting sui media «è vittima di una tendenza all’eccessiva semplificazione della sua realtà: si tende a demonizzarlo senza metterne in evidenza la complessità e la multidimensionalità». Il sexting può rappresentare una modalità, specie negli adolescenti, per esplorare e sperimentarsi nella sessualità «può costituire un preludio – ricorda Stettini – un “sostituto” dell’attività sessuale, può costituire una fase sperimentale per chi non è ancora sessualmente attivo. Può anche essere usato, specie nei ragazzi più grandi e negli adulti, per accrescere i sentimenti di intimità e vicinanza con il partner ed arricchire il “gioco” della relazione di coppia. Queste funzioni positive non devono però farci dimenticare i rischi, anche rilevanti, che il  sexting  può comportare».
I pericoli
I pericoli – avverte lo specialista – sono proprio insiti in questa sessualizzazione precoce dell’infanzia, «la precoce esposizione a contenuti sessuali-pornografici risulta dannosa allo sviluppo».   Secondo la  Fiss «anche il cyberbullismo, fenomeno in forte crescita, è spesso associato al sexting».  Un altro rischio favorito dal sexting è quello del “grooming”, l’adescamento online: «L’offrire da parte dei giovani immagini particolarmente provocanti di sé sulla rete può attirare adulti potenzialmente abusanti», avverte la Fiss. In conclusione cosa bisognerebbe fare per proteggere i giovani dai rischi del sexting? 
«È fondamentale un’azione educativa di fondo – evidenzia Piero Stettini – che consenta ai giovani di sviluppare una consapevolezza dei rischi connessi a questi comportamenti e nello stesso tempo – conclude – rafforzare in loro le capacità personali e interpersonali necessarie per vivere sessualità e relazioni sentimentali in modo costruttivo, e auto-determinato».
(Metro)

7 Settembre 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo