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8:38 pm, 21 Maggio 15 calendario

I Paperoni italiani non soffrono la crisi

Di: Redazione Metronews
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ROMA La ricchezza nazionale netta e il reddito in Italia sono distribuiti in modo molto disomogeneo e con una concentrazione molto elevata verso l’alto. È quanto si legge in un rapporto diffuso dall’Ocse, nel quale si rileva che in Italia l’uno per cento della popolazione più ricca detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta (somma degli asset finanziari e non finanziari, meno le passività), quasi il triplo rispetto al 40% più povero che detiene solo il 4,9 per cento. Inoltre l’Ocse calcola che il 10% più ricco della popolazione nel 2013 dispone di un reddito che è 11 volte più alto di quello del 10% più povero, una media nettamente più alta di quella dell’Ocse (9,4 volte). Inoltre al 10% più ricco in Italia va il 24,7% del reddito disponibile, mentre al 40% più povero solo il 19,7%.
Accentuate le differenze
Il rapporto dell’Ocse mostra anche che la crisi ha fortemente accentuato le differenze di reddito in Italia, visto che, tra il 2007 e il 2011, la perdita di reddito disponibile è cresciuta in media del 4% l’anno per il 10% della popolazione più povera, contro un calo del 2% per le classi medie e dell’1% per il 10% più ricco. Un andamento simile è riscontrabile anche in altri Paesi del Meditterraneo come la Spagna e la Grecia dove i redditi dei più poveri sono scesi del 13%, mentre quelli delle classi medie sono calati tra il 4% e l’8%. Il 20% della popolazione più ricca in Italia detiene il 61,6% della ricchezza nazionale netta, il 20% di quelli appena più sotto meno ricchi assorbono il 20,9% della ricchezza e il restante 60% della popolazione controlla appena il 17,4% della ricchezza nazionale.
Bambini sempre più poveri
 
Secondo l’Ocse in Italia la povertà durante la crisi è cresciuta più che in molti altri Paesi Ocse, avanzando di 3 punti percentuali tra il 2007 e il 2011. Tra i bambini italiani la povertà ha un’incidenza del 17% contro il 13% della media Ocse, mentre tra i giovani tra i 18 e i 25 anni la povertà ha un’incidenza del 14,7% contro una media Ocse del 13,8%. Tra gli “over 65” la povertà è meno bassa: 9,3% in Italia contro il 12,6% della media Ocse.
Il divario è anche in Europa
Un abitante di Londra è tre volte più ricco di qualsiasi altro cittadino Ue, mentre un abitante del Sud Italia è di un terzo più povero della media Ue. Lo svela il rapporto Eurostat sul Pil pro capite delle Regioni europee. Londra si conferma l’area più ricca (al 325% della media Ue). Non ci sono Regioni italiane tra le prime 20 d’Europa. A Londra seguono Lussemburgo, Bruxelles, Amburgo e Groningen (Olanda).
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21 Maggio 2015
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