Maurizio Guandalini
8:25 pm, 29 Aprile 15 calendario

La diabolica complicazione del 730 precompilato

Di: Redazione Metronews
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OPINIONI Sul 730 precompilato non ci siamo proprio. La difficoltà è all’origine. Sulle modalità di accesso on line. Come vedere, e scaricare, la dichiarazione precompilata?  Ma perché non l’hanno inviata via posta? Se state su internet, sul sito di Inps, e siete in possesso di un pin ordinario dovete trasformarlo in un pin dispositivo. Che trafila! C’è da compilare un modulo e poi stamparlo e recarsi di persona in una sede Inps, oppure inviare un fax. Capite che per complicare le faccende siamo al top. Non ci batte nessuno. Stessa trafila se andate su Fisconline, il sito dell’Agenzia delle Entrate. Dopo che avete scritto e riscritto info di cui il fisco e l’Inps sono già in possesso, che sanno già, vi daranno il pin in due tempi.  Sono tutti passaggi inutili. C’è il codice fiscale, quello basta per semplificare e ottimizzare il corso delle procedure. L’affaticamento aumenta quando si affronta il capitolo detrazioni. Comincia la serie delle interpretazioni e di altri documenti che servono: scartoffie, fotocopie, fogli su fogli. Provate con la detrazione dell’affitto di casa. Occorre il contratto di affitto: ma poi servono i bollettini (il cui totale è canone+spese) o una certificazione che specifichi solo il canone, senza spese, cioè quello che andrà in detrazione? Come procedere? Un esempio di  caos interpretativo: con il Decreto Casa del 2014 è prevista la detrazione degli affitti delle case popolari. In tutti i siti che trattano di fisco c’è scritto così: si possono detrarre (Irpef) gli affitti delle case popolari in base a due soglie di reddito. Chiedi ai caaf i documenti da portare e ti dicono che non è prevista la detrazione degli affitti delle case popolari ma degli affitti degli alloggi sociali. Ma gli alloggi sociali sono le case popolari: leggere le leggi, please.
Questo è uno dei casi dove serve urgentemente una circolare dell’Agenzia delle Entrate che specifichi e faccia chiarezza perché c’è caos. Non provate individualmente a chiedere lumi all’Agenzia delle Entrate attraverso la web mail. Impossibile. Spesso la funzione telematica non è funzionante (causa, dicono loro, di sovrabbondanza  mail). E anche quando funziona si può chiedere solo specifici temi che, quasi sempre, non coincidono con la sostanza, cioè quello che ti serve. Si dice, siamo al rodaggio. Sarà. Non vorrei che l’anno prossimo, o quelli a seguire, siano peggio, perché inizieranno i controlli delle dichiarazioni compilate quest’anno, e allora, lì ne vedremo delle belle, soprattutto il Fisco non si risparmierà negli errori solo perché non ha i programmi giusti per evitare banali castronerie.
MAURIZIO GUANDALINI

29 Aprile 2015
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