Il cooperante Lo Porto ucciso da un drone Cia

ROMA Il cooperante italiano Giovanni Lo Porto è stato ucciso per un «tragico errore» durante un raid effettuato lo scorso gennaio da un drone della Cia contro alcuni edifici occupati da capi di Al Qaeda al confine tra Afghanistan e Pakistan. È stato lo stesso presidente statunitense Barack Obama a renderlo noto. Oltre al 38enne volontario siciliano, che era stato rapito nel 2012 nel Punjab pakistano, nel raid sono morti un ostaggio americano, il 72enne Warren Weinstein, e un capo qaedista, il cittadino statunitense Ahmed Farouq. In un altro raid nella zona è morto l’ex portavoce di Al Qaeda, Adam Gadahn. Il presidente americano – che ha parlato anche con il premier Renzi – si è assunto la «piena responsabilità» per la morte degli ostaggi. «Non ci sono parole per riportarli in vita», ha aggiunto Obama che ha definito «un esempio» Lo Porto e Weinstein: «Persone che vedono la sofferenza e rispondono con la compassione, vedono guerre e rispondono con la pace». Le autorità americane pagheranno un risarcimento alle famiglie. Assieme a padre Paolo Dall’Oglio, Lo Porto era uno degli ultimi due italiani prigionieri di bande di sequestratori.  metro