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8:20 pm, 4 Aprile 15 calendario

Pilato, Renzi, Barabba e la Passione degli insegnanti

Di: Redazione Metronews
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Quando Pilato vide Gesù, si rese conto di avere davanti un innocente. Chiese al popolo, come si usava allora in Palestina per la Pasqua, chi volesse salvare. Renzi, mutatis mutandis, fa lo stesso: delega ai Dirigenti scolastici – cui attribuisce tout court poteri da manager d’azienda privata – l’assunzione dei precari.
L’idea di fondo è che se ne facciano carico le singole scuole con i loro organi collegiali, vera personalità giuridica nel rispetto dell’autonomia prevista dalla L.59/97 (Bassanini). In concreto però sarà il Dirigente, sentiti il Collegio dei docenti e il Consiglio d’istituto, ad avere il privilegio di stabilire quanti insegnanti servono e quali strumenti e modalità adottare.
Ci sarà un organico “funzionale”, costituito dal personale eccedente la copertura delle ore disciplinari. Ciò significa che parecchi docenti saranno utilizzati come risorse per molteplici attività, prima fra tutte la supplenza dei colleghi assenti. Inizialmente si attingerà dalle Graduatorie ad esaurimento, poi verranno assunti soltanto i vincitori di concorso.
Arriva la Carta del docente, un bonus annuale per “acculturarsi”: teatro, mostre, cinema, libri, riviste. La formazione avverrà in sede. Restano gli scatti di anzianità e viene aggiunto il merito, sempre a discrezione del Dirigente scolastico (ma stavolta con il solo parere del Consiglio d’istituto). Ci saranno più arte, musica, attività motoria, inglese. I bilanci delle scuole saranno online, come anche i curricula dei docenti. Renzi garantisce che persino i Dirigenti scolastici saranno valutati, senza spiegare come e da chi. Una vera rivoluzione, soprattutto se, stando alle ultime indiscrezioni, anche questi ultimi saranno licenziabili e, come ha dichiarato la Ministra, torneranno ad insegnare.
Nel frattempo noi docenti sorridiamo all’immagine di noi come allodole facilmente raggirabili. Dati i tempi pasquali, avremmo forse preferito quella di colombe o, più verosimilmente, quella di agnelli al macello per la mensa. A questo punto non ci resta che aspettare le decisioni altrui e sperare, con lo sguardo rivolto al Golgota, che almeno quest’anno muoia Barabba.
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ALGA FRATINI

4 Aprile 2015
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