Sky Atlantic
6:36 pm, 29 Gennaio 15 calendario

Fortitude, thriller dark al Circolo polare artico

Di: Redazione Metronews
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TV Gli appassionati di serie tv sanno bene di chi stiamo parlando: lui è Richard Dormer, il Lord Beric Dondarrion de “Il trono di spade”; lei è Sofie Grabol, il detective Sarah Lund di “The Killing”. Le due star della serialità internazionale sono tra i protagonisti, insieme a Stanley Tucci (ricordate il Nigel di “Il diavolo veste Prada?”), di “Fortitude” al via stasera alle 21.10 su Sky Atlantic. Un thriller ambientato in una cittadina (Fortitude, appunto)  del Circolo polare artico. La serie andrà in onda in contemporanea con Inghilterra, Germania, Irlanda e Austria.
Mr. Dormer, Mrs. Grabol come descrivereste i vostri personaggi?
R.D.: Si chiama Dan Anderssen ed è lo sceriffo di “Fortitude”. È un ragazzo affidabile e forte, ma la gente non sa come sia come sceriffo, perché in città non c’è mai stato un omicidio.
S.G.: Io sono Hildur Odegard, il governatore della cittadina e ho grandi progetti per Fortitude: voglio trasformarla in una località turistica costruendo un hotel di ghiaccio.
Qual è l’appeal della serie?
R.D.: È un crime drama dark e con momenti di paura, ha una storia ben scritta, è imperdibile.
S.G.: Oltre ad essere un thriller avvincente, mi ha attirato il fatto di lavorare con star internazionali come Michael Gambon (Albus Dumbledore in “Harry Potter” ndr.), lo adoro fin da piccola, e Stanley Tucci.
Dormer, lei viene da una serie di grande successo, non pensa che la serialità sia una pericolosa rivale per i film?
Penso addirittura che i film siano superati. La bellezza delle serie tv è che puoi vedere un personaggio svilupparsi in 12 ore invece di 2, è imbattibile.
Mrs. Grabol, com’è cambiata la sua vita dopo il successo di “The Killing”?
Il successo di “The Killing” anche in Gb mi ha sorpreso e fatto piacere. È un lavoro che ha significato molto per me, sono fiera che sia stato accolto bene fuori dalla Danimarca. Mi ha dato grandi opportunità: non sarei stata in “Fortitude” se non fosse stato per “The Killing”.
BARBARA NEVOSI
 
“IL PUBBLICO VUOLE VEDERE SUBITO LE SERIE PREFERITE”
TV Da una parte il cinema che vuole produrre solo  blockbuster; dall’altra le serie, vero terreno di sperimentazione,  che hanno cambiato i tempi della tv. Se prima esisteva la “stagione americana” riproposta in Italia  un anno dopo, ora la parola d’ordine  è contemporaneità. Ciò che vedi oggi in Usa o Gb, lo devi vedere anche qui. Una regola cui sfoggono ancora  i canali generalisti come Rai e Mediaset, che per questioni di diritti, decidono di aspettare anche due anni prima di proporre le serie (vedi  “Black List”), pagando un altissimo prezzo in termini di ascolti, battuti da pay tv e online. Chi non segue queste logiche, è Sky Atlantic. «Quando sono arrivato, avevamo in magazzino alcuni titoli in ritardo rispetto agli Usa, come la prima stagione di “House of cards”, ora abbiamo annullato i gap, tanto che la terza stagione di House sarà trasmessa il 27 febbraio a 4 ore dagli Usa, idem per “Il trono di spade” che andrà all’alba del 13 aprile», spiega Antonio Visca, responsabile del canale. Una corsa contro il tempo che ha spinto Sky a trasmettere gli episodi in lingua originale senza  attendere il doppiaggio. E con successo: «Un terzo degli ascolti di “Il trono di spade 3” è arrivata con la versione originale», conclude Visca».
ANDREA SPARACIARI

29 Gennaio 2015
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