De Carlo: al Colle un nome non grigio

ROMA Lo scrittore Andrea De Carlo è uno spirito libero, da sempre fuori da giochi e giochetti della politica. Tuttavia l’autore di “Cuore primitivo” non si ritrae nel dare un identikit di quello che per lui dovrebbe essere il prossimo presidente della Repubblica.
De Carlo, che caratteristiche deve avere il prossimo presidente della Repubblica?
Sarebbe bello avere un presidente fuori dai traffici di partito, onesto al di là di ogni possibile dubbio, con una conoscenza delle debolezze del sistema italiano e della necessita di riformarlo a fondo, con un’esperienza del resto del mondo, che pensi e si esprima in modo cristallino, che non faccia il gioco di un partito o di un altro, che riesca a essere un arbitro imparziale e un riferimento morale. Se poi fosse una donna, sarebbe un bel segnale per l’Italia.
Cosa non deve essere?
Non deve assolutamente essere un trafficone di lungo corso, o un grigio funzionario, o una vecchia volpe già compromessa in mille sordidi giochi precedenti, o uno che si è comprato i voti promettendo di ricambiare a destra e a sinistra.
Per lei di cosa ha veramente bisogno l’Italia?
Di riforme, di una pubblica amministrazione più leggera ed efficiente, di più  investimenti sulla scuola e la ricerca, di meno leggi che vengano applicate con molta più certezza. E di meno burocrazia, meno corporazioni, meno privilegi di casta. Soprattutto, ha bisogno di una visione d’insieme, e di una fiducia nelle sue risorse che la faccia uscire dalla palude di pessimismo, sfiducia e cinismo in cui sta affondando.
ANTONELLA FIORI