Torino/Teatro
6:11 pm, 12 Gennaio 15 calendario

Giancarlo Sepe firma Shaw e la sua signora Warren

Di: Redazione Metronews
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TORINO George Bernard Shaw è di sicuro ritenuto dalla critica e dal pubblico un vero maestro dei dialoghi. A dimostrarlo, oggi più che mai, è uno dei suoi testi di più grande successo, “La professione della Signora Warren”, scritta dal celebre drammaturgo irlandese nel 1894 e di scena, da domani sera al 18 gennaio, al Teatro Carignano con protagonista nel ruolo del titolo Giuliana Lojodice e con Giuseppe Pambieri, Pino Tufillaro, Fabrizio Nevola, Federica Stefanelli e Roberto Tesconi diretti dalla regia di Giancarlo Sepe.
La professione della signora Warren è, in realtà, di quelle che non si possono nominare in società. Di sicuro non nell’alta società inglese di fine Ottocento. Così, quando la giovane Vivie Warren, laureata a Cambridge e avvezza a sofisticate frequentazioni, scopre che la ricchezza della madre viene dalle case di tolleranza di cui è tenutaria, vorrebbe immediatamente tagliare i ponti con le sue origini.
L’intransigenza morale avrebbe però un prezzo troppo alto: le comodità, i privilegi e lo stesso futuro di Vivie sono infatti pagati da quel denaro “sconveniente”. Shaw vede qui la prostituzione  non come colpa individuale, ma come male sociale.
«La commedia – confessa il regista Giancarlo Sepe – mi ha aperto uno squarcio su un mondo che Shaw ha rappresentato con attitudini borghesi e ipocrisie, tutte legate prevalentemente al sesso e alla voglia di sesso dei quattro protagonisti maschili. Possiamo dire che sono tutti dei “puttanieri” e le due donne, chi per un verso chi per un altro, sono vittime di una società maschilista» (Info: 011 5169555). 
ANTONIO GARBISA

12 Gennaio 2015
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