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6:30 pm, 27 Novembre 14 calendario

La Groenlandia al voto Si decide sull’uranio

Di: Redazione Metronews
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GROENLANDIA Il futuro dell’Artico è in mano a qualche migliaio di eschimesi. La Groenlandia, ancora formalmente territorio legato alla Danimarca, riserva importanti realtà di idrocarburi e di minerali, e inoltre è un ponte decisivo verso l’Artico, a sua volta nuova terra della corsa al petrolio. La più grande isola del mondo dopo l’Australia va al voto anticipato, a causa di uno scandalo che ha investito la premier socialdemocratica Hammond, accusata di usare fondi pubblici per pagare biglietti aerei ai familiari. Lo stesso partito che storicamente ha guidato l’isola era già stato sconfitto nel 2009 per un altro grave scandalo. Poi però aveva trionfato  alle elezioni del marzo 2013 cavalcando un’ondata nazionalistica tesa a raggiungere la piena indipendenza dalla Danimarca puntando sulle risorse ricavabili dallo sfruttamento del sottosuolo. Per questo era stato revocato il bando all’estrazione dell’uranio. Ora è su questo che si è basata la campagna elettorale: lo storico tema dell’indipendenza (che è l’obiettivo finale approvato da un referendum già nel 2009) è passato in secondo piano rispetto ai temi economici (la crisi ha raggiunto anche i lidi gelati del profondo nord) e a quelli ambientali. I 60 mila groenlandesi, per quasi il 90 % eschimesi inuit, dovranno scegliere quale modello di sviluppo vogliono. La leader del partito Inuit Ataqatigiit (Ai), favorita di poco nei sondaggi, si oppone allo sfruttamento dell’uranio e vuole puntare su turismo e pesca.
OSVALDO BALDACCI

27 Novembre 2014
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