Musica
8:00 pm, 20 Novembre 14 calendario

Stromae: “Stordito dal mio successo”

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Pensando al Belgio si pensa al cioccolato, al Parlamento europeo e da qualche anno al cantante Stromae (alias Paul Van Haver). Sì, perché l’artista 29enne ormai è una celebrità mondiale. Lo testimoniano la convocazione di Lorde per la colonna sonora di “The Hunger Games”, le collaborazioni con Kanye West, nonché la scelta della nazionale di calcio belga di affidargli l’inno per i mondiali.  
Mr Stromae, cosa attrae la gente del suo hip hop elettronico?
Non sono la persona giusta per dirlo. Non lo so … forse la scansione del ritmo, credo. È l’unica cosa di cui sono orgoglioso!
Il mondo l’ha conosciuta con  “Alors on Danse”: si aspettava che sarebbe diventato un successo internazionale?
No di certo! Quel brano, che io speravo potesse avere un minimo di successo trai francofoni, ha dimostrato che ciò che conta nella musica non è la lingua, ma i sentimenti. Questa è la lezione che ho imparato da “Alors on Danse”. È stata una delle più grandi sorprese che ho avuto nella mia vita.
Lei è di quelli che scrivono per se stessi o per gli altri?
L’unico modo in cui posso comporre è per qualcun altro.
Come ha gestito l’ondata di popolarità?
È stato il problema tra il primo e il secondo album: mi piace stare sul palco, girare video ed essere al centro dell’attenzione, ma solo per un determinato periodo. Poi ho bisogno di stare a solo, di avere almeno un paio di anni di “vita normale”, di concentrarmi su qualcun altro che non sia Stromae.
Lei si è diplomato al conservatorio, la scuola è stata utile per la sua carriera?
Ho imparato a masterizzare, comprimere e generare suoni. Tutte cose tecniche utilissime, ma è anche importante essere liberi e lasciarsi andare. Quando si pensa troppo alla tecnica è difficile essere creativi – le due cose devono essere “mixate”…
Alexey Shirinkin, MWN

20 Novembre 2014
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