Tra Doria e Genoa una domenica super

CALCIO E’ una luce intensa quella che emana la Lanterna. La Superba sta dimostrando di essere tale. Sia per come ha reagito al flagello dell’alluvione, sia per come il calcio non ne abbia risentito: Sampdoria terza, Genoa quarta. A dispetto di squadre più blasonate che arrancano e sbuffano, le due genovesi veleggiano con il vento in poppa. I due timonieri, Mihajolovic e Gasperini, mostrano i denti e il sorriso, distruggono chiacchiere e diffidenza e si godono il frutto del loro lavoro. Senza proclami o obiettivi. Ieri i doriani hanno ridimensionato (e di molto) le aspettative della Fiorentina (3-1 a Marassi, dove è stato esposto uno striscione pro-Cucchi, il geometra romano arrestato nell’ottobre 2009 e morto una settimana dopo all’ospedale Pertini di Roma). «Noi dovevamo dimostrare che potevamo battere chiunque – le parole di Miha dopo la gara – pochi pensavano a un terzo posto della Samp dopo dieci giornate. Invece ci siamo». I rossoblù, invece, hanno reso pallida l’arroganza di Stramaccioni (4-2 in trasferta alla sua Udinese).
«E’ stata la miglior partita del campionato fino ad ora – l’opinione di Gasperini – questa squadra ha una buona personalità, sta alzando il livello tecnico. Ho visto davvero una bella crescita. Contro l’Udinese è  stata una partita che segna una crescita sul piano del gioco, della personalità. Abbiamo sbagliato poco». Sul Mar Ligure si è alzato il vento.
FRANCESCO NUCCIONI