Tendenze
11:10 am, 2 Novembre 14 calendario

Buon senso e buon gusto scomparsi precocemente

Di: Redazione Metronews
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TENDENZE. Il concetto che più difficilmente riesco a far comprendere è il Buon senso. Concetto vago ma che dovrebbe far parte della ns quotidianità. Il buon senso è portarsi l’ombrello e non uscire con le scarpe aperte se minaccia pioggia; buon senso è non guardare con interesse gli uomini/donne d’altri; il buon senso dovrebbe impedirci di prendere impegni finanziari se non siamo certi di poterli onorare; è lo stesso che dovrebbe impedirci di mangiarci 2 piatti di fritto la sera quando sappiamo che passeremo la notte in bianco; lo stesso buon senso dovrebbe impedirci di coprire eccessivamente di panni o raccomandazioni i figli ma di provvedere loro nel giusto e mandarli via con un bacio e un sorriso incoraggiante!!!! Insomma, il buon senso dovrebbe anche accompagnarsi al senso del buon gusto e della misura.
Mancano totalmente, ovunque. Soprattutto negli eventi sociali, dove la gente cerca e offre lo spettacolo. Il bisogno imperante di stupire e di stupirsi, facile diagnosi, nascondono un profondo vuoto interiore che si cera di colmare. Se non riusciamo più a stupirci e ad apprezzare le piccole cose non so dove andremo a finire ma io sono un vecchio dinosauro quasi estinto.
Però le cerimonie come i matrimoni, battesimi, comunioni con registi, scenografi e costumisti, truccatori e parrucchieri, per non parlare dei fotografi che imperano e ingombrano la scena volendo riprendere ogni istante dell’evento sottraendo, all¹evento stesso, il valore e il significato
profondo bè, non li digerisco. All’ultimo matrimonio dove sono stata, i fotografi, tra l¹altro anche corpulenti, erano ovunque. In qualche foto che ho scattato ci sono sempre, frapposti, fra invitati e sposi.
Forse il prete avrebbe dovuto arginare? Peccato perché diceva cose interessanti che mi sarebbe piaciuto ascoltare. I matrimoni sono sempre belli e si aspetta la frase giusta per commuoversi, guardando la giovane coppia. Una volta forse, adesso è solo irritazione per l¹invadenza. E che dire del biglietto dentro la partecipazione del negozio o dei negozi dove
gli sposi hanno fatto la lista? Bene, la lista regali ci toglie il pensiero, ma adesso c¹è il biglietto con l¹Iban per i versamenti. Ma anche negli inviti per i battesimi ci sono i biglietti dei negozi con la lista per il baby. Da una parte non si vuole rischiare di ricevere ciò che non piace o
non serve, dall¹altra è business. Come rimpiango Donna Letizia, che molti anni fa dalle pagine di una rivista femminile si scagliava in modo lapidario contro la mancanza di bon ton!
Bon ton? Chi era costui?
ANNALISA LO MONACO, psicologa
 

2 Novembre 2014
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