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6:00 am, 12 Giugno 14 calendario

Un amore sbagliato nella Finlandia oscura

Di: Redazione Metronews
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INTERVISTA Una storia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’estate del 1944, nel periodo definito “l’Estate degli orrori” in cui la Germania perdeva la guerra e la Finlandia si alleava con la Russia. Una storia che affronta un tabù: fino a pochi anni fa non si poteva parlare delle donne finlandesi che avevano avuto una storia d’amore con gli ufficiali tedeschi. È quella raccontata da Katja Kettu in “L’amore nel vento” (Salani, p. 350 euro 15,90) da cui sarà presto tratto un film. L’autrice per narrarla si è ispirata a un fatto personale: come la protagonista, anche lei ha vissuto un amore molto intenso e si è ritrovata a chiedere a Dio di potere avere quell’uomo e a dichiarare che, se lo avesse conquistato, non avrebbe chiesto altro.
Quali sono le caratteristiche del paesaggio finlandese e come intervengono sui caratteri delle persone?
Il paesaggio del Nord è aspro e pieno di difficoltà per chi vi si reca per la prima volta. L’ufficiale avrà diverse difficoltà, soprattutto perché in quei luoghi si alternano sei mesi di luce e sei di buio. Ciò influisce anche sulla psiche umana, tanto che i tedeschi parlano di pazzia generata dal freddo e dall’oscurità.
Qual è il fascino esercitato dall’ufficiale sulla levatrice?
L’ufficiale rappresenta per lei la purezza, simboleggiata dagli stivali lucidi e puliti, è gentile e non tratta le persone in modo rude. Per lui lei rappresenta la salvezza, è qualcuno che gli regala la pace e lo allontana dagli orrori della guerra.
In che modo questa storia ci riguarda o ci è vicina?
Assomiglia a una tragedia greca, è universale. Contiene elementi comuni alla vita di ognuno di noi: la vita, la morte, la guerra, la lotta per la sopravvivenza, le forti passioni. Inoltre i nazisti ci sono stati in passato e oggi vediamo come i movimenti di estrema destra siano ancora molto attivi e tante tragedie potrebbero accadere di nuovo. Parlarne aiuta a sperare che si possa imparare dal passato.
Quando e come scrive?
Mi piace scrivere di notte, quando ogni attività è sospesa, c’è silenzio e tutto è più facile.
ANTONELLA FIORI
 

12 Giugno 2014
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